Tutte le sorprese della fashion week di Milano

Milano fashion week

L’industria della moda contribuisce in modo significativo al benessere economico grazie alle attività di ogni tipo che mette in moto, in particolare nel caso delle fashion week. Anche con l’edizione di Milano Moda Uomo, per l’autunno/inverno 2021-22, sono state introdotte numerose idee creative che puntano a rivoluzionare il sistema, diventando oggetto di attenta osservazione delle nuove generazioni di designer e stylist, tra cui quelli di MKS Milano Fashion School.

Il palinsesto degli eventi si è rivelato ricco di contenuti in grado di presentare le nuove collezioni, ma anche di stupire e intrattenere il pubblico connesso da casa. Lo stile prevalente che si è visto sulle passerelle virtuali e non è quello tra underwear e streetwear sartoriale, al’insegna dell’unione tra comodità ed eleganza.

La Fashion Week è stata inaugurata venerdì 15 da Ermenegildo Zegna XXX con la presentazione virtuale della collezione “The (Re)set”, che richiama atmosfere metropolitane, ma ricorre a tessuti pregiati. Anche i capi di Alessandro Sartori hanno ricevuto grossi apprezzamenti grazie alla sua interpretazione innovativa degli stilemi dettati dai tempi di pandemia, scegliendo il cosiddetto effetto “cocoon” (bozzolo) e leisurewear.

Le sfilate di Etro e Fendi, costretti a rinunciare al pubblico in sala a causa delle nuove restrizioni, sono riuscite comunque a regalare uno spettacolo emozionante grazie regia, scenografie e soundtrack. Etro ha presentato una collezione autunno/inverno eclettica, in grado di unire stili differenti per regalare un look unico, perché l’obiettivo, nelle parole di Kean Etro, è “uscire vestiti bene ma senza travestirsi”. La collezione streetwear di Silvia Venturini Fendi si dedica invece a trovare una nuova normalità, con capi colorati che donano una nuova libertà di movimento grazie alla vestibilità comoda.

Altre novità riguardano, ad esempio, Sunnei e il suo progetto legato al mondo del gaming rivolto alla community globale, K-Way e la rivelazione del nuovo headquarter a Milano, e Han Kjøbenhavn, che ha scelto di raccontare la sua collezione con un fashion movie vicino quasi all’immaginario teatrale. Numerosi sono stati, infatti, i filmati di altissimo livello prodotti per questa settimana della moda, da Kiton, che ha condiviso il suo heritage con un vero e proprio documentario, a Vaderetro, che ha creato un mini-film che potrebbe essere definito quasi appartenente al cinema di autore.

In generale, quindi, è possibile dire che questa settimana della moda milanese è stata ancora una volta la prova della capacità della moda di rinnovarsi e reinventarsi.

Fonti
Pambianco NewsMam-e

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